Regno Unito: assenze consentite per la cittadinanza britannica

Il British Nationality Act 1981 consente alle persone di diventare cittadini britannici ai sensi della sezione 6(1) o 6(2) (naturalisation). Sebbene siano previsti limiti alle assenze consentite piuttosto rigorosi, Home Office può esercitare la propria discrezionalita’ laddove tali limiti non siano rispettati.

Coloro che non sono sposati con un cittadino britannico devono dimostrare di non essere stati assenti dal Regno Unito:

  • per un periodo superiore a 450 giorni nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda di cittadinanza britannica; e
  • per un periodo superiore a 90 giorni nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda di cittadinanza britannica.

Se, invece, il richiedente e’ sposato con un cittadino britannico, dovra’ dimostrare di non essere stato assente dal Regno Unito:

  • per un periodo superiore a 270 nei 3 anni precedenti la presentazione della domanda di cittadinanza britannica; e
  • per un periodo superiore a 90 giorni nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda di cittadinanza britannica.

Ai fini del calcolo delle assenze, le date di partenza e di arrivo nel Regno Unito non devono essere considerate. Infatti, occorre considerare solamente le assenze di giorni interi dal Regno Unito.

Il British Nationality Act 1981 riconosce ad Home Office il potere di esercitare la propria discrezionalità per quanto riguarda le assenze tra 480 e 900 giorni per le domande di cittadinanza ai sensi della sezione 6(1), o per quelle comprese tra 300 e 540 giorni per le domande ai sensi della sezione 6(2).

Affiche’ la domanda per la cittadinanza abbia successo, il richiedente dovra’ dimostrare di:

  • aver stabilito la propria abitazione nel Regno Unito,
  • di lavorare nel Regno Unito;
  • di avere la propria famiglia nel Regno Unito;
  • di avere le proprie finanze nel Regno Unito.

Inoltre, dovra’ soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti:

  • non avere assenze sostanziali immediatamente antecedenti al periodo rilevante per la residenza, in particolare nei 2 anni antecedenti per le domande ai sensi della sezione 6(1) del British Nationality Act 1981 o nell’ anno antecedente per le domande ai sensi della sezione 6(2);
  • le assenze in eccesso devono essere il risultato di distacchi lavorativi all’estero;
  • le assenze in eccesso devono essere state una conseguenza inevitabile della natura del lavoro svolto;
  • sussistono ragioni particolarmente importanti che giustificano le assenze; o
  • le assenze in eccesso sono dovute al fatto che il richiedente non e’ riuscito a fare ritorno nel Regno Unito a causa di una pandemia globale.

Home Office puo’ esercitare la propria discrezionalita’ anche in relazione alle assenze nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda. Per le assenze tra 100 e 180 giorni, queste possono essere non considerate se il richiedente e’ in grado di dimostrare di essere stabilmente residente nel Regno Unito (ad esempio, perche’ vi lavora, ha la propria famiglia o la propria abitazione).

Per le assenze superiori a 180 giorni nell’ultimo anno, a condizione che sia soddisfatto il requisito di residenza per l’intero periodo rilevante, Home Office può esercitare la propria discrezionalita’ se ritiene che il richiedente si sia permanentemente stabilito nel Regno Unito.  Tuttavia, tale discrezionalita’ verrà esercitata solo in circostanze eccezionali e solo qualora il richiedente non soddisfi i requisiti di residenza durante l’intero periodo rilevante.

Redazione