Coronavirus: isolamento negli hotel per chi arriva nel Regno Unito

Il 26 gennaio 2021, il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato che, nel tentativo di ridurre i livelli di trasmissione di COVID-19, coloro che arrivano nel Regno Unito da alcuni paesi ad alto rischio saranno tenuti a trascorrere il periodo di quarantena obbligatoria in hotel.

Le nuove misure sono ispirate alle regole in vigore da molti mesi in Australia e Nuova Zelanda e riflettono un movimento internazionale verso l’introduzione di maggiori restrizioni sui viaggi in Europa e nel resto del mondo. Ad esempio, l’Unione Europea e Israele hanno chiuso le frontiere ad alcuni arrivi internazionali. L’Unione Europea sta, inoltre, valutando l’adozione di misure volte ad impedire ai cittadini europei di viaggiare oltre i confini nazionali.

Ad oggi, sono vietati gli spostamenti per il Regno Unito dal Sud Africa, Sud America e Portogallo (22 sono i paesi interessati dalle nuove misure). I cittadini britannici e quelli con diritti di soggiorno nel Regno Unito che sono ancora autorizzati ad entrare nel Regno Unito, pur provenendo da questi paesi, saranno tenuti ad isolarsi all’arrivo in un hotel per 10 giorni e dovranno loro stessi sostenere i costi relativi al soggiorno in hotel. Coloro che non rispettano le regole saranno soggetti ad una multa e possibile azione penale. I viaggi da paesi come gli Stati Uniti e gran parte del Medio Oriente, incluso Israele, sono ancora consentiti senza obbligo di quarantena in hotel.

Tali misure non si sostituiscono a quelle gia’ esistenti relative agli obblighi di autoisolamento. Infatti, salvo un numero limitato di eccezioni, l’obbligo di quarantena della durata di 10 giorni da trascorrere nella propria abitazione, o di cinque giorni per coloro che eseguiranno un secondo test con risultato negativo, rimarra’ in vigore per tutti gli altri viaggiatori.

Le regole sulla quarantena in hotel entreranno presto in vigore. Tuttavia, al momento, non e’ stata ancora fissata una data di inizio specifica.

Coloro che arrivano nel Regno Unito sono tenuti a presentare un test COVID negativo effettuato entro le 72 ore antecedenti al viaggio. La mancata presentazione di questo test costituisce un reato, con relativa sanzione pecuniaria di 500 sterline. I viaggiatori sono, inoltre, tenuti a compilare il modulo di localizzazione dei passeggeri prima del viaggio. La mancata compilazione di tale modulo costituisce reato. Se gli interessati non rispetteranno tali regole, potrebbe essere x loro impedito di imbarcarsi sul volo.

Il governo non ha escluso l’estensione delle regole sulla quarantena in hotel agli arrivi da altri paesi. Il governo ha anche annunciato ulteriori controlli su coloro che viaggiano dal Regno Unito, per garantire che siano autorizzati a viaggiare. Anche in questo caso, sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole.

Si prevede che l’introduzione dell’obbligo di quarantena in hotel avra’ un impatto negativo sull’industria dei viaggi del Regno Unito, gia’ gravemente colpita dalla pandemia.

A seguito dell’introduzione dell’obbligo di quarantena in hotel in Australia nel marzo 2020, i visitatori internazionali sono scesi drasticamente da 7,5 milioni a 72.111 tra luglio e ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo nel 2019. I dati sui passeggeri del Regno Unito mostrano che gli arrivi nel mese di ottobre 2020 sono inferiori dell’82% rispetto a quelli di ottobre 2019.

Redazione