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Sponsoring Foreign Workers in the UK:

Sponsorizzare i lavoratori stranieri nel Regno Unito

In collaborazione con Fisco e Tasse

 

Autori:

  • Guido Ascheri – Ragioniere Commercialista, Chartered Accountant e Trainee Solicitor in Londra
  • Lucia Zeleznik– Avvocato e Solicitor in Londra
  • Marina D’Angerio– Trainee Solicitor, Dottoressa Commercialista, Chartered Accountant in Londra
  • Maria Lucia Pezone– Dottoranda in Diritto Penale, Cultrice della Materia presso l’Università della Campania “L.Vavitelli” e Trainee Solicitor in Londra
  • Linda Calistri Trainee Solicitor in Londra

 

Abstract:

I datori di lavoro del Regno Unito che intendono assumere personale proveniente da fuori il Regno Unito devono sponsorizzare i futuri dipendenti stranieri. Dopo la Brexit e la fine del periodo di transizione, anche i cittadini provenienti dall’Unione Europea, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera necessitano di essere sponsorizzati dal datore di lavoro presente nel Regno Unito per cui intendono svolgere attività lavorativa.

Oggi, infatti, per poter assumere nel Regno Unito un cittadino straniero che non sia già in possesso di un permesso di soggiorno a tempo indeterminato, del settled status o del pre-settled status, i datori di lavoro del Regno Unito devono sponsorizzare il dipendente straniero che intendono assumere. Per poter fare ciò, il datore di lavoro deve essere in possesso di una licenza come sponsor (“sponsorship licence”), che gli consenta di rilasciare un certificato di sponsorizzazione al futuro dipendente.

A sua volta, il cittadino straniero, una volta ricevuto il certificato di sponsorizzazione, dovrà occuparsi di richiedere un visto per entrare nel Regno Unito e svolgere il lavoro per cui è stato sponsorizzato. La licenza da sponsor è richiesta anche per sponsorizzare quei cittadini stranieri che verranno nel Regno Unito a svolgere attività lavorativa non retribuita, come ad esempio lavorare per una charity.

 

Questo quaderno è il secondo di una serie di 12 Ebook sull’immigrazione in Inghilterra.

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