Regno Unito: doveri degli amministratori e le procedure a rimedio in caso di frode aziendale

Gli amministratori hanno il compito di promuovere il successo di un’azienda e hanno determinati doveri nei confronti degli azionisti.

Gli amministratori di una società hanno il dovere di garantire che il loro ruolo sia svolto con un adeguato livello di cura e diligenza.

In particolare, essi devono agire nell’ambito dei loro poteri e per scopi appropriati ed esercitare ragionevole abilità, cura e diligenza (con riferimento alle loro specifiche competenze). Inoltre, gli amministratori hanno il dovere di promuovere il successo della società, che diventa un dovere di agire a beneficio dei creditori quando la società si trova in una fase di crisi. Questi doveri (tra gli altri) sono codificati nel Companies Act 2006 (CA2006), ma gli amministratori hanno anche altri doveri di diritto comune, come quello di salvaguardare i beni della società. Se un amministratore in violazione dei propri doveri ottiene un profitto occulto (cioè ottenuto a spese della società), la società ha il diritto di reclamare tale profitto.

I doveri sussistono in egual misura in capo agli amministratori esecutivi e non esecutivi e il mancato coinvolgimento negli affari dell’azienda non esime dal dovere di rispettare i propri doveri: gli amministratori sono tenuti a rendere conto gli uni agli altri.

La chiave per una corretta gestione è garantire la corretta tenuta dei  libri e registri contabili della societa’. Ciò consentirà agli amministratori di tenersi aggiornati sulla situazione finanziaria dell’azienda e di riunirsi regolarmente per discutere delle risorse finanziarie dell’azienda e della strategia aziendale. Tutte le riunioni del consiglio di amministrazione devono essere registrate per documentare le questioni discusse e le decisioni chiave prese cosi da costituire punto di riferimento per il futuro.

In caso di dubbio, l’azienda può incaricare consulenti indipendenti per condurre un audit delle risorse finanziarie della società al fine di esaminare le entrate e rintracciarne le uscite. I consulenti finanziari possono evidenziare eventuali anomalie nei registri contabili dell’azienda, compresi eventuali pagamenti insoliti o mancati pagamenti di creditori chiave come l’HMRC.

Se un amministratore viola i suoi doveri nei confronti della società, gli azionisti possono revocarlo. La procedura è stabilita dal Companies Act del 2006 (section 168) e richiede l’approvazione di una risoluzione ordinaria (cioè oltre il 50%) degli azionisti, dopo aver dato un avviso speciale dell’assemblea generale.

Se le segnalazioni degli amministratori non vengono prese in considerazione o se l’amministratore corrotto ha il controllo/appoggio della maggioranza degli azionisti, l’amministratore potrebbe non avere altra scelta se non quella di dimettersi.

La società potrà rivalersi sull’amministratore corrotto per violazione dei suoi doveri statutari e/o di common law e può chiedere un risarcimento danni all’amministratore e/o chiedere conto all’amministratore di tutti i profitti che ha ottenuto abusando della sua posizione.

 Potrebbero esserci anche violazioni dei contratti di servizio, degli accordi con gli azionisti o dello statuto che dovrebbero essere prese in considerazione.

L’azione legale è possibile anche se la società rimane sotto il controllo dell’amministratore corrotto. La CA2006 (Parte 11) prevede un meccanismo che consente agli azionisti di intentare una causa derivata contro una terza parte (incluso un amministratore) per conto della società. Questa procedura può essere macchinosa, ma rimane uno strumento utile.

Infine, è possibile effettuare una segnalazione all’Insolvency Service allo scopo di promuovere un’indagine che potrebbe sfociare in un procedimento di interdizione dell’amministratore. Tali segnalazioni sono obbligatorie  quando una società viene messa in liquidazione.

Redazione