Regno Unito: requisiti per richiedere lo Spouse Visa

I requisiti per richiedere lo Spouse Visa possono essere sintetizzati come segue:

  • Relazione: si dovrà provare di aver contratto valido matrimonio o di avere una unione civile. Nel caso in cui si presenta domanda per questa tipologia di visto in qualità di partner non sposati bisognerà dimostrare di convivere da almeno due anni;
  • Conoscenza della lingua inglese: si dovrà sostenere un test di lingua inglese di livello A1 (che ricomprenda sia una prova di conversazione che di ascolto). Non è richiesto il test se il richiedente proviene da un paese dove si parla la lingua inglese o se si è laureato presso una università riconosciuta dove ha sostenuto gli esami in inglese;
  • Avere un alloggio adeguato nel Regno Unito;
  • Requisiti economici (meglio specificati di seguito);
  • Intenzione di trasferirsi in maniera stabile nel Regno Unito.

Requisiti economici

Con riferimento ai requisiti di carattere economico, il richiedente, che sia coniuge o partner, deve provare di avere un reddito annuo di almeno £ 18,600 o risparmi pari a £ 62,500.

Se il richiedente ha un figlio a carico che non è cittadino inglese è richiesto un reddito minimo di £ 22,400 cui si devono aggiungere £ 2,400 per il secondo figlio a carico e per ogni figlio successivo.

Il reddito deve provenire da “fonti sicure”, quali potrebbero essere un lavoro dipendente, autonomo, affitti di beni immobili di proprietà, dividendi o investimenti, o pensione. Se il partner non britannico si trova all’estero il suo reddito, sia che derivi da lavoro dipendente che da lavoro autonomo, non sarà preso in considerazione ai fini della presentazione della domanda. Potranno, tuttavia, essere considerati gli affitti di immobili, pensioni o investimenti.

Invece, per quanto riguarda i risparmi non è rilevante a chi appartengono. Possono essere del partner britannico o non britannico o di entrambi. È importante però che si possa provare di avere la disponibilità di tali risparmi da almeno sei mesi prima della presentazione della domanda.

È anche possibile soddisfare il requisito economico facendo affidamento sia sul reddito che sui risparmi, anche se il calcolo in questi casi non è semplice. Le prove da allegare variano a seconda della fonte di reddito e della tipologia di lavoro.

Se lo sponsor britannico ha lavorato con lo stesso datore di lavoro per più di sei mesi, più dare la prova, relativamente a questo arco temporale, del suo stipendio che comunque non deve essere inferiore a £ 9.300 lorde. Se, al contrario, ha cambiato datore di lavoro da meno di sei mesi può o fornire prova del suo reddito degli ultimi 12 mesi, o di un periodo anche minore di sei mesi se ha guadagnato di più di £ 18.600.

Per ciò che concerne i liberi professionisti, si farà riferimento al loro reddito lordo dell’ultimo anno fiscale. Potrebbero, in questi casi, verificarsi dei problemi laddove si è da poco concluso l’anno finanziario e HMRC non ha ancora reso disponibili le informazioni richieste. Se non è disponibile il reddito relativamente all’ultimo anno fiscale, si potrà provare la media dei redditi degli ultimi due anni.

Gli amministratori di una società devono fornire informazioni sui redditi derivanti dalla società; le regole che trovano applicazione sono molto simili a quelle viste per i lavoratori autonomi. Sono richiesti non solo i profitti della società dell’ultimo anno fiscale, ma anche conti personali, dividendi e buste paghe se l’amministratore è dipendente della società.

Costi

I costi per questa tipologia di visto variano a seconda che la domanda sia presentata dal Regno Unito o dall’estero. Se la domanda è presentata dall’estero il costo del visto è di £ 1523, quello dell’Immigration Health Surcharge è di £ 1872, e si si desidera usare il servizio prioritario il costo è di £ 573.

Se si presenta domanda dal Regno Unito il costo del visto è di £ 1033, il supplemento sanitario è di £ 1560, e il servizio prioritario – se si desidera una decisione entro 24 ore – è di £ 800.

Se tutti i requisiti sono soddisfatti e sono fornite le relative prove, lo UK Spouse Visa è concesso secondo un percorso di 5 anni, dopo i quali è possibile fare domanda per l’Indefinitive leave to remain (ILR). Se alcuni dei requisiti non sono soddisfatti, ma per la peculiarità della situazione non si ritiene giusto rifiutare la domanda, il visto è concesso secondo un percorso di 10 anni, dopo i quali si potrà fare domanda per l’ILR. È comunque possibile passare dal percorso di 10 anni a quello di 5 non appena siano soddisfatti tutti i requisiti, senza necessità di aspettare la scadenza del visto.

Se si è nel Regno Unito e si è in possesso di una qualsiasi categoria di visto a lungo termine, si può passare allo Spouse Visa, senza lasciare il paese. È importante notare che se si è in possesso di un visto che porta ad ottenere un ILR dopo 5 anni e si decide di passare allo Spouse Visa il periodo per ottenere un permesso definito si azzererà e si conteggerà di nuovo. Infine, si ricorda che non è rimborsabile l’Immigration Health Surcharge già pagata per la precedente domanda di visto.

Per l’estensione di questa tipologia di visto bisognerà soddisfare gli stessi requisiti previsti per la presentazione della domanda iniziale, con la differenza che per quanto riguarda i requisiti economici si potrà far affidamento non solo sul reddito dello sponsor, ma anche su quello del richiedente o di entrambi.

Se la relazione dovesse terminare è necessario richiedere un consiglio legale il prima possibile.

Indefinitive leave to remain (ILR) e cittadinanza

Come già detto, lo Spouse Visa consente, trascorso un certo periodo di tempo, di richiedere il permesso a tempo indeterminato (ILR), normalmente dopo cinque anni o in alternativa dopo dieci. Per poter ottenere l’ILR il richiedente dovrà sostenere il test Life in the UK, anche se proviene da un paese in cui si parla la lingua inglese.

Se si è sposati con un cittadino inglese si potrà fare domanda per la cittadinanza subito dopo aver ottenuto l’ILR.

Nel caso in cui, invece, non si è sposati con un cittadino britannico, bisognerà aspettare 12 mesi dopo aver ottenuto l’ILR per chiedere la cittadinanza.

Redazione