Regno Unito: L’OCSE ed il patrimonio ereditario

C’è stato un dibattito sulla tassazione del patrimonio quale strumento per finanziare la spesa pubblica durante la pandemia legata alla diffusione del Covid-19. In particolare, l’attenzione è stata posta sui patrimoni ereditari e i trasferimenti di ricchezza, poiché le disuguaglianze crescono e si stima che i giovani di oggi saranno più poveri dei loro genitori.

Nel Regno Unito, l’Office of Tax Simplification (OTS) ha rivisto l’imposta di successione, suggerendo importanti e ampie modifiche alla disciplina. Una proposta di riforma è stata avanzata anche dai gruppi politici al parlamento. Fino ad oggi, il tema non era stato al centro del dibattito politico ma le cose potrebbero cambiare a breve dal momento che l’OCSE sta per stilare un nuovo rapporto sulle imposte sulle successioni e donazioni dei singoli paesi.

Le proposte riguardano:

  • l’introduzione di una tassa che dovrà essere pagata dal soggetto che riceve i beni e non dovrà invece gravare sui donatori (o sulle loro proprietà), con la previsione di una soglia bassa su cui non vanno pagate tasse e la limitazione delle esenzioni nel caso di donazioni (ad esempio, la nil rate band);
  • aliquote fiscali progressive che tengano conto della ricchezza complessiva ricevuta dall’individuo nel corso di tutta la sua vita;
  • ridimensionamento degli sgravi sui risparmi delle pensioni private, sui pagamenti delle polizze assicurative sulla vita, ecc.
  • la revisione delle agevolazioni per i beni aziendali, consentendo il pagamento a rate o pagamenti differiti per superare le preoccupazioni sulla liquidità per il pagamento dell’imposta.

L’OCSE ha suggerito non solo di rafforzare le modalità di rendicontazione e di ridurre l’uso del contante, ma anche di ampliare il ruolo delle banche nel monitoraggio della fonte nei grandi trasferimenti. Per quanto riguarda, invece, specificamente il Regno Unito, l’OCSE ha suggerito di ampliare i poteri di HMRC per ottenere informazioni dalle banche. Il rapporto dell’OCSE, che incoraggia cambiamenti nello scambio internazionale di informazioni tra le autorità fiscali e promuove un’aliquota fiscale minima mondiale per le società, dimostra che forse è giunto il momento per una riforma globale in materia di successioni e donazioni.

Redazione