Regno Unito: estensioni e modifiche ai visti

Una persona che si trova nel Regno Unito in possesso di un visto a breve termine, può presentare domanda per passare ad una categoria di visti a lungo termine.

E’ possibile estendere i permessi di soggiorno a lungo termine. A seconda della categoria di visti, sono previsti limiti al numero di volte in cui un visto può essere esteso e per quanto tempo un individuo può detenere un certo tipo di visto a lungo termine. Ad esempio, il tempo massimo per cui un soggetto puo’ detenere il visto Tier 2 (Generale) e’ di sei anni.

Coloro che si trovano nel Regno Unito in possesso di un visto Tier 2 (Intra-company Transfer) possono rimanere nel Regno Unito per un periodo massimo di cinque anni, a meno che non ricevano uno stipendio annuo lordo di almeno 120.000 sterline. In questo caso, infatti, il periodo massimo di durata del visto e’ di nove anni.

Alcune categorie di visti consentono ai migranti di ottenere un permesso di soggiorno a tempo indeterminato (Indefinite Leave to Remain – ILR), di solito dopo cinque anni di residenza continuativa nel Regno Unito. Per presentare la domanda per la cittadinanza britannica, devono solitamente trascorrere 12 mesi dall’ottenimento dell’ILR. La residenza permanente e la cittadinanza prevedono determinati requisiti di residenza, ma, nel caso della cittadinanza, tali requisiti sono piuttosto severi.

Quando la sponsorizzazione di un migrante Tier 2 termina (ad esempio, perché il dipendente lascia l’azienda o ottiene l’ILR), il datore di lavoro deve informare Home Office. Se il migrante detiene un visto Tier 2, Home Office concede al titolare del visto 60 giorni per lasciare il Regno Unito o richiedere un nuovo visto per rimanere in UK.

Nei Tier 2, il titolare del visto puo’ solamente lavorare per il datore di lavoro che lo sponsorizza nel ruolo specificato nel certificato di sponsorizzazione (CoS). Tali soggetti possono intraprendere attivita’ lavorative secondarie solamente se queste non interferiscono con il lavoro per il quale sono stati sponsorizzati. Con riferimento alle attivita’ di lavoro secondarie:

  • Deve trattarsi di attivita’ lavorative nello stesso settore e livello professionale del lavoro per cui il lavoratore e’ sponsorizzato;
  • devono avere una durata massima di 20 ore settimanali;
  • devono essere al di fuori del normale orario di lavoro;
  • il titolare del visto non deve svolgere attività di lavoro autonomo; e
  • possono riguardare attivita’ di studio e di formazione, a condizione che non interferiscano con il lavoro per il quale il lavoratore e’ stato sponsorizzato.

Il titolare del visto può essere promosso e il suo stipendio può aumentare a condizione che il ruolo rimanga all’interno della stessa classificazione professionale standard (SOC), come indicata sul certificato di sponsorizzazione e lo stipendio sia superiore a quello minimo richiesto per quel codice di classificazione e dai requisiti salariali dei Tier 2.

Redazione